VBT nel Powerlifting: Ottimizza il Tuo Allenamento con la Tecnologia

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Il Velocity Based Training (VBT) sta rivoluzionando il modo in cui i powerlifter si allenano. Utilizzando la velocità delle alzate come parametro chiave, il VBT permette una selezione del carico, una modulazione del volume, e un’analisi dei progressi più accurata. Scopriamo insieme come sfruttare al meglio questa tecnologia, con un focus particolare su un dispositivo di alta qualità-prezzo: l’encoder Vitruve, disponibile sul nostro sito.

A cosa serve tracciare la velocità?

Tracciare la velocità durante l’allenamento ci permette di monitorare tre variabili cruciali:

Load Velocity Profile (LVP): Questa rappresentazione grafica mostra come la velocità di sollevamento varia in relazione al carico. È utile per stimare il massimale e monitorare l’evoluzione delle performance nel tempo. Analizzando i dati raccolti, possiamo visualizzare un trend di crescita o di regresso, offrendo spunti preziosi per aggiustamenti nella programmazione.

Last Rep Velocity (LRV): Il Last Rep Velocity è una metrica di grande precisione che, quando associata a una tabella RPE personalizzata, fornisce indicazioni precise sul massimale stimato dell’atleta e sulla modulazione del carico durante la sessione di allenamento e tra le sessioni. La sua capacità di prevedere accuratamente l’RPE di un’ascensione lo rende uno strumento fondamentale per la personalizzazione e l’efficacia dell’allenamento.

Affiancando l’LRV ad altri metodi di autoregolazione del carico, come il sistema RPE, si migliora significativamente la capacità dell’atleta di riconoscere il proprio livello di sforzo. Questo aiuta a selezionare i carichi più appropriati per ogni sessione di allenamento, permettendo di evitare sia l’eccesso che la conservazione eccessiva nel carico. L’obiettivo è fornire uno stimolo coerente, preciso e ripetibile, ottimizzato per il progresso continuo.

Un altro aspetto cruciale del LRV è il feedback immediato che offre sulla velocità dell’alzata. Questo risulta essere particolarmente efficace nel motivare gli atleti a spingere al massimo il carico. Imparando a accelerare il più possibile durante ogni alzata, l’atleta può sviluppare una forza maggiore, portando a incrementi più rapidi del proprio massimale. In pratica, l’uso del LRV permette di offrire sfide che si adattano perfettamente alla condizione attuale dell’atleta, massimizzando l’efficacia di ogni sessione di allenamento e garantendo che gli atleti possano sempre ottenere il massimo dai loro sforzi.

Utilizzare l’LRV come parte integrante della strategia di allenamento comporta l’implementazione di una tecnologia adeguata a tracciare la velocità di ogni ripetizione. Dispositivi come accelerometri o encoder, come il già menzionato Vitruve, sono essenziali per raccogliere questi dati in tempo reale. Integrare questi strumenti tecnologici permette agli allenatori e agli atleti di adattare immediatamente i carichi in risposta alle prestazioni attuali, affinando la programmazione dell’allenamento per massimizzare sia la sicurezza che l’efficacia.

In conclusione, l’LRV non è solo un indicatore di performance ma un pilastro centrale nella costruzione di programmi di allenamento che rispondono dinamicamente alle capacità dell’atleta, promuovendo un miglioramento costante e misurabile nel tempo. Utilizzando il LRV in combinazione con altri metodi di autoregolazione, possiamo garantire che ogni atleta sia in grado di spingersi in modo sicuro ed efficace verso i suoi obiettivi di forza.

Velocity Loss (VL): Misura la diminuzione di velocità tra la ripetizione più veloce e la più lenta, indicando il tipo di stimolo e la fatica generata dalla serie. Questo parametro è particolarmente utile per adattare l’allenamento a seconda dell’obiettivo, come ipertrofia o massimizzazione della forza.

A parità di RPE, il VL in una serie con più ripetizioni sarà molto maggiore rispetto al VL in una serie con poche ripetizioni. Questo implica che, a rep range minori con lo stesso VL, avremo un RPE più elevato. Sebbene questo possa suggerire che il VL non sia il metodo più preciso per prescrivere il lavoro se usato da solo, esso fornisce preziose informazioni su due aspetti fondamentali:

  1. Tipo di Adattamento Indotto: Analizzando le percentuali di VL, possiamo prevedere i tipi di adattamento muscolare che stiamo promuovendo:
  1. 0 – 10% VL: Incrementi significativi nel tasso iniziale di sviluppo della forza, utile per coltivare forza veloce ed esplosiva.
  2. 10-20% VL: Nessuna variazione significativa nel tasso di sviluppo della forza.
  3. 20-25% VL: Incrementi significativi nel tasso tardivo di sviluppo della forza, particolarmente vantaggioso per coltivare forza massima, quindi ideale per il powerlifting.
  4. 25%+ VL: Decrementi nel tasso iniziale di sviluppo della forza.
  1. Quantità di Fatica Accumulata: Il VL è direttamente correlato alla fatica indotta da una serie. Ad esempio, serie con un VL alto in percentuali basse del 1RM possono indurre una fatica significativa, influenzando la durata del recupero e l’impatto sulle prestazioni future.

Basandoci sui dati di recenti ricerche, possiamo delineare come il VL influisce su diverse modalità di allenamento:

  • Utilizzando una percentuale bassa del 1RM (60%), un RPE basso, ma un VL alto (40%), potremmo avere un RPE di circa 5 o 6, con una fatica indotta elevata e un impatto sulle prestazioni della durata di circa 48 ore.
  • Al contrario, con una percentuale alta del 1RM (80%), un RPE alto, ma un VL basso (20%), potremmo avere un RPE di circa 7, con una fatica indotta bassa e un impatto sulle prestazioni della durata di circa 6 ore.

Decision Making e Programmazione

Il processo decisionale nella programmazione deve considerare l’importanza del carico assoluto come driver primario degli adattamenti di forza, indipendentemente dal volume somministrato e dalla prossimità al cedimento. Vogliamo posizionarci in un contesto dove la fatica acuta e cronica siano contenute, permettendo performance ottimali ad ogni sessione di allenamento e esponendoci frequentemente a carichi elevati.

Gerarchia nella Pianificazione delle Variabili di Allenamento:

  1. %1RM o numero di ripetizioni: Basato su una tabella RPE personalizzata.
  2. %VL: Per determinare l’intensità e la fatica associata.
  3. Prossimità al cedimento: Sarà una conseguenza delle due scelte precedenti.

Zone di Velocity Loss

– Zona Blu (0-20% VL): Per il lavoro di adattamento neurale e tecnico, circa il 10% del volume di allenamento complessivo.

– Zona Verde (20-25% VL): Per gli adattamenti specifici di forza, con un basso tasso di fatica, circa il 60% del volume di allenamento complessivo.

– Zona Gialla (25-35% VL): Per potenziali vantaggi ipertrofici, circa il 20% del volume di allenamento complessivo.

– Zona Rossa (35%+ VL):  Per imparare a spingersi al limite, circa il 10% del volume di allenamento complessivo.

Conclusione

L’adozione del Velocity Based Training nel powerlifting non solo rivoluziona il modo in cui ci alleniamo ma offre anche una precisione senza precedenti nell’adattare e personalizzare i nostri programmi di allenamento. Con strumenti come l’LRV e il VL, possiamo massimizzare le prestazioni, ottimizzare il recupero e prevenire gli infortuni, guidando ogni atleta verso il raggiungimento dei propri obiettivi di forza in modo più efficace.

Per approfondire ulteriormente come il VBT possa trasformare il tuo allenamento, ti invitiamo a iscriverti al nostro videocorso esclusivo sul Velocity Based Training, disponibile sul nostro sito. Questo corso ti guiderà attraverso i concetti fondamentali del VBT e ti mostrerà come implementare queste tecniche nel tuo regime di allenamento quotidiano.

E c’è di più: se decidi di acquistare l’encoder Vitruve tramite il nostro sito, il costo del corso ti verrà completamente rimborsato. In alternativa, se acquisti direttamente il Vitruve, avrai accesso gratuito al corso. Questa è una fantastica opportunità per integrare la teoria con la pratica, permettendoti di sfruttare appieno i benefici dell’allenamento basato sulla velocità.

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Filippo d'Albero

La mia passione per lo sport nasce da bambino: all’età di 4 anni ho iniziato a praticare Karate e, da quel momento in poi, l’amore per le arti marziali e gli sport da combattimento non è mai scemato, culminando in una breve carriera professionistica nelle MMA. Dopo essermi laureato in Ingegneria dell’Automazione ho continuato a studiare e frequentare palestre, fino a scegliere di abbandonare la carriera di ingegnere per dedicarmi al 100% al mio progetto più importante: il Nerd Training Center. Nel corso di questi anni il Nerd Training Center ci ha portato a coltivare atleti di caratura nazionale ed internazionale, produrre attrezzatura per l’allenamento della forza ed essere ospitati in tutta Italia per trasmettere il nostro metodo e le nostre conoscenze.

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