Powerlifting e weightlifting agli occhi dei meno esperti possono sembrare due discipline simili, ma presentano differenze sostanziali.
Iniziamo dal riconoscimento olimpico: il weightlifting è una disciplina olimpica, mentre il powerlifting ancora non lo è.
Differenze negli esercizi
In entrambe le discipline, il punteggio finale è determinato dalla somma dei chilogrammi sollevati nei migliori tentativi, su un totale di tre disponibili per ogni alzata. Tuttavia, gli esercizi specifici praticati differiscono notevolmente:
- Nel powerlifting: squat, panca piana e stacco da terra.
- Nel weightlifting: strappo e slancio.
Nonostante le differenze sostanziali negli esercizi e nelle metodologie di allenamento tra weightlifting e powerlifting, non è raro trovare atleti di weightlifting che incorporano le alzate tipiche del powerlifting nei loro programmi di allenamento come esercizi di forza generale. Questo avviene perché gli esercizi di powerlifting, come lo squat, la panca piana e lo stacco da terra, sono eccezionalmente efficaci per costruire una base di forza complessiva, che può beneficiare direttamente le prestazioni nel weightlifting.
Incorporare questi esercizi permette agli atleti di weightlifting di migliorare la loro forza esplosiva e la capacità di gestire carichi pesanti, anche in movimenti rapidi e tecnicamente complessi come lo strappo e lo slancio. Questa pratica dimostra l’interconnettività e il mutuo beneficio delle tecniche di allenamento tra queste due discipline sportive.
Attrezzature utilizzate
Anche l’equipaggiamento utilizzato presenta variazioni notevoli:
- Entrambe le discipline usano un bilanciere lungo 220 cm, ma nel powerlifting il diametro è di 29 mm, mentre nel weightlifting è di 28 mm. Questo fa sì che il bilanciere nel weightlifting fletta di più rispetto a quello usato nel powerlifting.
- I manicotti nei bilancieri differiscono: nel powerlifting girano poco per aumentare la stabilità delle alzate, mentre nel weightlifting girano di più per facilitare la rotazione durante le alzate.
Sul bilanciere da powerlifting, due anelli segnano la presa massima consentita nella panca piana, distanziati di 81 cm. Nel bilanciere da weightlifting, gli anelli sono posizionati a 91 cm di distanza. Inoltre, nel powerlifting il bilanciere pesa 20 kg per entrambi i sessi, mentre nel weightlifting pesa 15 kg per le donne e 20 kg per gli uomini.
Differenze nei dischi
I dischi usati nelle competizioni variano anch’essi:
- Nel powerlifting, i dischi sono di acciaio e più sottili, permettendo di caricare più peso sul bilanciere e riducendone la flessione.
- Nel weightlifting, i dischi sono di gomma per attutire l’urto quando il bilanciere viene lasciato cadere a terra dopo l’alzata. Inoltre i dischi gommati, in quanto più spessi, incrementano la flessione del bilanciere.
Forza massimale vs. forza esplosiva
Una distinzione cruciale si nota nel tipo di forza testata:
- Il powerlifting valuta la forza massimale, ovvero la capacità di sollevare il massimo peso possibile in un unico tentativo.
- Il weightlifting valuta la forza esplosiva, necessaria per sollevare rapidamente pesi elevati.
Teoria dell’allenamento
Le capacità condizionali come forza, resistenza e velocità devono essere allenate con costanza. Queste vengono spesso rappresentate come un triangolo delle capacità, dove non è possibile massimizzare tutte e tre contemporaneamente. Di conseguenza, il powerlifting si concentra esclusivamente sulla forza assoluta, mentre il weightlifting si posiziona tra forza e velocità, richiedendo una combinazione di entrambe.
La strutturazione dei programmi di allenamento riflette queste differenze:
- Nel powerlifting, l’obiettivo è sollevare il massimo peso possibile.
- Nel weightlifting, si punta a sollevare il peso più rapidamente possibile.
Conclusione
Le differenze tra powerlifting e weightlifting si estendono dagli esercizi praticati alle attrezzature usate, influenzando notevolmente le strategie di allenamento. Questo articolo ha esplorato queste variazioni, fornendo una guida chiara per capire come entrambe le discipline sfidano il corpo in modi unici.
Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Filippo D’Albero.